David Morettini |
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| | Come promesso eccomi ad affrontare uno strumento molto controverso, il flexi. Sappiamo bene che il cane per andare correttamente al guinzaglio senza tirare debba capire la differenza tra il momento in cui il guinzaglio tira e dunque c'é un problema e il momento in cui non tira e quindi é tutto ok. Il flexi non lascia questa possibilità perchè è in tensione sia quando il cane si trova molto vicino al conduttore sia quando si trova distante.Una premessa però , il flexi a cui mi riferisco è quello da 7/ 10m, a filo per i cani di piccola taglia, a nastro per i cani di taglia media e grande. Qualcuno potrebbe giustamente obiettare che uno strumento del genere esiste già ed è anche comunicativamente più corretto, ovvero, la longhina. Le mie riflessioni sono frutto di qualche anno di lavoro senza sosta, ogni giorno sotto l'acqua, la neve o il sole in compagnia dei cani e dei loro P.O. Ed ho dovuto purtroppo osservare che la longhina, spesso, é uno strumento troppo complesso da gestire per alcuni tipi di proprietari, persone anziane ad esempio, poco pratiche nella manualità. Inoltre la longhina é uno strumentoche propone interessanti applicazioni in aperta campagna o nel pratone di un parco, ma non in città. Non solo é complicato gestire una longhina in un marciapiede ma spesso, per il P.O. é anche imbarazzante, perciò compito di un buon educatore e più ancora di un buon istruttore é dare ai P.O. consigli e strumenti corretti si, ma anche adeguati e realizzabili per loro. Se ci chiudiamo nel manierismo della correttezza purtroppo continueremo a vedere coppie cane- proprietario assolutamente frustrate e questo possiamo e dobbiamo riuscire ad evitarlo. Se osserviamo un cane in libertà mentre cammina con il suo P.O. su un marciapiede di città vedremo che non cammina sempre al piede, in alcuni momenti sorpassa il conduttore e lo precede di qualche metro, altre volte si attarda per sentire qualche odore. Un cane libero in fondo, perchè dovrebbe esserci sempre appiccicato, quando i suoi interessi verso il mondo sono completamente diversi dai nostri ? É chiaro che un cane ben gestito, seppure in libertà, non si attarderà mai troppo quando il P.O. continua a camminare, ne avanzerà eccessivamente se ad attardarsi é invece, il suo compagno umano. In entrambi i casi il cane saprà cosa fare osservando le posture del P.O. Un guinzaglio anche di tre metri ci impone di fermarci quando il cane vuole annusare, ci impone di fare resistenza se il cane ad esempio vuole raggiungere un odore all'angolo di una strada. Mi é capitato di recente di seguire il caso di un mix pit, di due anni con una P.O. in stato di gravidanza. Il suo compagno lavora tutto il giorno e il cane non veniva fatto uscire da lei al guinzaglio in quanto strattona per raggiungere gli odori degli altri cani. Se avessi solo lavorato su alcuni esercizi che portano il cane a fermarsi quando sente il guinzaglio tirare e a girarsi per concordare l'iniziativa, il cane sarebbe rimasto ancora in casa per diversi mesi. Invece con il flexi dal giorno dopo lunghe passeggiate tutti i giorni. Se il cane si ferma ad annusare la PO continua a camminare e dopo 4/5 m di distanziamento il cane corre a raggiungerla, se vuole andare a sentire un odore che lo precede anche di 2/3 m non c'è problema il flexi è abbastanza lungo! É chiaro, dobbiamo considerare che il cane non ha grosse intemperanze, é socievole con persone e cani e non consiglierei mai questo strumento su un problema comportamentale di reattività su persone ed oggetti in movimento. Ad ogni modo quello che voglio dire non è che non è necessario lavorare affinchè il cane smetta di tirare in modo problematico al gunzaglio, ma semplicemente che per supportare la serenità di una relazione nel frattempo che lui e la P.O imparano, attraverso il flexi si continua comunque ad uscire!! |
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